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Giorgio Lipreri

Addio amico e compagno fraterno

  23/01/2021

Di Giuseppe Azzoni

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Scrivo, con cuore pesante, questo ricordo dell'amico e compagno fraterno Giorgio Lipreri il giorno stesso nel quale ho appreso la notizia della sua morte, mi scuso per l'inadeguatezza e la approssimazione.

Vedo sul mio tavolo la vecchia copia della sua tesi di laurea: l'avevo in questo periodo tirata fuori da un cassetto per rileggere alcuni passaggi che mi servivano nel lavoro sul centenario del PCI. La tesi, con cui si laureò nel 1970 alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna, si intitola infatti “I Consigli di fabbrica nel pensiero di Gramsci e dell'Ordine Nuovo”. 312 fitte cartelle, con molte mie sottolineature perché mi servì in quegli anni per tenere corsi di partito. 

Ci conoscevamo da molto ed in quei mesi veniva a casa mia a Vicobellignano con pagine della tesi scritte a mano, magari voleva parlare con me su questo o quel passaggio e poi la mia Elettra copiava le sue bozze con la Olivetti 22. I ricordi si affollano innumerevoli... un altro, vivissimo, è l'improvvisato viaggio insieme, con l'amico Luciano Fornari sulla sua utilitaria, nella Parigi del maggio 1968...  

Ma lascio da parte i ricordi personali per dire qualcosa di lui. A partire dal fatto che è stato per tanti anni un validissimo insegnante, apprezzato sempre da studenti e colleghi. Qui voglio soprattutto sottolineare l'impegno pubblico, con la lunga gavetta nella militanza politica per il PCI, durante la quale fu anche segretario della sezione di Casalmaggiore. Ha fatto parte degli organi dirigenti provinciali del partito, apportandovi notevoli contributi. 

Lo caratterizzava una infinita voglia di conoscere ed approfondire: dalla politica alla letteratura, dalla storia all'arte all'ecologia a tanti altri aspetti della vita sociale. Una cultura ricchissima alla quale man mano si affiancava ed affinava una maturità di giudizio, un equilibrio, una concretezza che metteva al servizio della sua comunità in diversi modi. 

In particolare lo fece come consigliere e come amministratore del Comune di Casalmaggiore per parecchi anni. Nel periodo in cui fu assessore delegato del sindaco Araldi diede il meglio di sé nel settore dei servizi sociali mantenendo sempre un contatto diretto ed una grande disponibilità sui problemi di ogni giorno di tantissime persone e nel contempo portando avanti, su un piano più generale, molte idee e proposte nuove che rafforzarono ed ampliarono i servizi comunali del settore. 

E rimangono a tutti ben presenti i suoi contributi nel campo della scuola e delle iniziative culturali: la biblioteca comunale che si rinnovava e che usava i mezzi multimediali per le testimonianze della storia locale (in proposito l'Associazione “Emilio Zanoni” di Cremona gli assegnò una targa d'onore), rapporti e spazi collegati all'università, il teatro comunale, il museo... 

Altra forte passione sua è stata quella della ricerca e della divulgazione sulla storia di Casalmaggiore dell'ottocento e del novecento. Dal bel libro edito da Unicopli nel 2010 “Le lotte per le case popolari a Casalmaggiore e frazioni 1902-1947" ai numerosissimi articoli pubblicati negli anni. Particolarmente preziosi rimangono le decine di “paginoni” monografici pubblicati da “La Cronaca” nei primi anni 2000. Sono complete e minuziose ricerche su personalità (da Leone Padova a Quinto Carnevali, da Delvaro Rossi a Giulio Bastoni, dal sindaco Donzelli a Regina Ramponi...) e vicende casalesi: dai garibaldini dell'800 alle due guerre mondiali, dalle lotte politiche e sociali del primo dopoguerra al fascismo alla Resistenza ed anni successivi. Sempre scrupoloso portava avanti persino per anni le ricerche più impegnative, ne aveva una in dirittura d'arrivo... 

Certi contributi sono unici, meriterebbero di essere raccolti e pubblicati... chissà... 

Al dolore che in tanti proviamo in queste ore si accompagna dunque la gratitudine e l'orgoglio di essergli stati amici.

Nella foto sopra: da sinistra Pietro Secchia, il console del Vietnam, Angelo Marconi, Giorgio Lipreri, Giuseppe Azzoni a Gussola per una iniziativa nel settembre 1972.

Martedi 26 pv, dopo il commiato che avrà luogo a Casalmaggiore, il carro funebre giungerà al cimitero di Cremona, ingresso crematorio, attorno alle 15.45 essendo annunciata la partenza da Casalmaggiore alle 15.15. Non è qui prevista alcuna cerimonia.

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